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mercoledì 23 marzo 2011

MENO CONTRIBUTI PER CHI ASSUME LAVORATORI IN MOBILITÀ

Il datore di lavoro paga meno contributi se assume lavoratori in mobilità.

Il beneficio consiste nella riduzione del contributo per un periodo massimo di 12 mesi, pari a quello previsto per gli apprendisti, in caso di assunzione a termine di un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità e nel prolungamento del medesimo beneficio per ulteriori 12 mesi in caso di trasformazione del rapporto a tempo indeterminato.

Se poi c'è l'immediata assunzione a tempo indeterminato il beneficio consiste nella riduzione del contributo per un periodo di 18 mesi, pari a quello previsto per gli apprendisti.

Si ricorda a questo proposito che i due benefici per l'INPS non sono cumulabili e un datore di lavoro non può godere di entrambi i benefici nei confronti di un medesimo lavoratore preventivamente assunto a tempo determinato e poi riassunto in una fase successiva a tempo indeterminato.

Secondo il Ministero del lavoro la posizione INPS è «condivisibile» in merito alla alternatività dei due benefici richiamati, data la diversità delle due fattispecie prospettate dal legislatore, in relazione all'unica finalità di favorire la stipula di un contratto a tempo indeterminato.

La norma pone esclusivamente un limite massimo di durata del beneficio («dodici mesi», salvo successiva trasformazione del contratto a tempo indeterminato) e quindi non può che rimettersi all'imprenditore la scelta se fruire dell'una o dell'altra agevolazione, con eventuale impossibilità, in questo caso, di fruire nuovamente dei benefici in questione in caso di una successiva nuova assunzione del medesimo lavoratore direttamente a tempo indeterminato.

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