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domenica 26 dicembre 2010

Le spese superiori a 3.600 euro, dovranno essere comunicati al fisco da maggio 2011

Da maggio 2011 scatterà l'obbligo di comunicare al Fisco le spese superiori a 3.600 euro.

Le banche dati dell'Agenzia si arricchiranno quindi di un nuovo elemento: le spese superiori a 3.600 euro per acquisti di beni e servizi.

In pratica, dal maggio del 2011 quando si andrà in un negozio o si chiederà qualche prestazioni di servizi bisognerà sempre dare il codice fiscale se la somma pagata supera la soglia di 3.600 euro. Si tratta di milioni di segnalazioni che confluiranno nell'anagrafe tributaria.

La comunicazione andrà fatta per singola operazione (a meno che più operazioni non siano collegate tra loro).

L'Agenzia delle Entrate con questa manovra ha di mira più direttamente i beni di lusso (antiquariato, mobili, gioielli, beni artistici).

Per alcuni beni il Fisco riceverà due volte il dato, come nel caso delle barche o delle auto, ma questa volta le comunicazioni arriveranno dai privati e non più dal P.R.A. o dalle capitanerie, per cui sarà possibile anche fare riscontri tra le due tipologie di dati.

Peraltro alcuni beni di lusso potrebbero mettere subito in allarme il Fisco nel caso di dichiarazioni a pieno titolo rientranti nella soglia di povertà più estrema: chi dichiara meno di quanto spende in una sola volta per gioielli, difficilmente potrà essere credibile per il Fisco.

L'elenco dei dati relativi ai clienti sarà così trasmesso alle Entrate all'inizio dell'anno successivo a quello in cui sono state fatte le spese.

I dati comunicati a seconda della loro «consistenza» potranno essere usati per il cosiddetto spesometro e per il redditometro.


Antonio Criscione, Saverio Fossati, pag. 8 – Il Sole 24 ORE di venerdì 24 dicembre 2010

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