Con la sentenza n. 2136/2011, la Suprema Corte ha stabilito che esiste un legame tra il licenziamento per giusta causa e l’ immediatezza della contestazione.
La contestazione non immediata del comportamento legittimante il licenziamento del lavoratore induce a ritenere che il datore di lavoro abbia soprasseduto al licenziamento stesso ritenendolo non grave o non meritevole della sanzione grave a carico del lavoratore.
A parere del giudice, quindi, maggiore è il tempo intercorrente tra l’accadimento del fatto e la contestazione, più rigorosa deve essere la prova a carico del datore di lavoro per accogliere la presunzione di liceità di una contestazione non immediata.
Corte di Cassazione, sentenza 31 gennaio 2011, n. 2136
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