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venerdì 6 maggio 2011

Contratto a termine: onere della prova della percentuale di lavoratori grava sul datore di lavoro

Corte di Cassazione, sentenza 4 aprile 2011, n. 7645


La Corte di Cassazione afferma che, nonostante manchi una precisa disposizione in merito, dall’analisi del complessivo sistema normativo vigente si ricava che spetta al datore di lavoro l’onere di provare il rispetto delle percentuali stabilite con le organizzazioni sindacali circa il numero di contratti a termine stipulabili, rispetto al numero complessivo di contratti a tempo indeterminato presenti in azienda.

La norma di partenza è il D.Lgs. n. 368/2001, ai sensi della quale è necessario rispettare dei limiti quantitativi circa l’utilizzo dei contratti a termine rispetto al numero di contratti a tempo indeterminato presenti in azienda. Tuttavia, la disposizione in questione non fissa tale limite ma rimanda all’autonomia collettiva la puntuale determinazione della percentuale di contratti a termine rispetto a quelli indeterminati. Tale situazione, però, solleva dubbi in merito a quale delle due parti del rapporto di lavoro abbia l’onere di provare il rispetto di quanto stabilito in sede di contrattazione.

Dal canto suo la giurisprudenza non ha mai risolto puntualmente la questione ma alcune sentenze in merito, tra cui fa scuola la n. 12985/2008 della Corte d’Appello, si rifanno alla precedente disciplina prevista dall’art. 3, L. n. 230/1962, secondo cui “l’onere della prova relativa all’obiettiva esistenza delle condizioni che giustificano sia l’apposizione del termine al contratto di lavoro sia l’eventuale proroga del termine stesso è a carico del datore di lavoro”, disposto che resta in vigore e si riversa nel D.Lgs. n. 368/2001.

In questo quadro, la Corte di Cassazione ha trovato lo spazio per stabile, con la sentenza in oggetto riguardante un ricorso a carico di Poste Italiane, che ricade sul datore di lavoro l’onere di provare il rispetto in azienda dei limiti numerici di contratti a termine, sul totale dei contratti a tempo indeterminato.

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