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mercoledì 12 maggio 2010

Il rimborso dei vaucher non utilizzati

In caso di smarrimento o furto del vaucher, è possibile richiedere alla sede Inps competente l’emissione di un nuovo vaucher in sostituzione di quello smarrito, messaggio Inps n. 12.082 del 4 maggio 2010.
I vaucher, come noto, sono stati introdotti dalla legge Biagi ella parte in cui si tratta del lavoro accessorio. Il lavoro accessorio comprende quelle attività che non devono essere qualificate nelle ordinarie ripartizioni delle prestazioni di lavoro , ma che riguardano attività marginali, rese in situazioni e condizioni particolari.
Tali attività vengono remunerate con i vaucher, ossia dei buoni che si acquistano presso l’inps o presso altri concessionari del valore orario di dieci euro e che contengono una quota di retribuzione e una quota che va a coprire gli oneri contributivi e assicurativi a carico del committente.
In caso di furto o di smarrimento del vaucher, il committente o il lavoratore devono rivolgersi alla sede provinciale Inps che ha emesso il titolo.
In tale ipotesi deve essere presentata apposita istanza, utilizzando il modello allegato al presente messaggio e producendo altresì la ricevuta del pagamento dei vaucher a suo tempo effettuata.
In caso di furto o di smarrimento è di tutta evidenza che deve essere prodotta anche la relativa denuncia.
L’Inps una volta verificata la regolarità dell’istruttoria, provvede a liquidare la somma richiesta o a riaccreditare il vaucher a seconda del fatto che la domanda provenga dal lavoratore o dal committente.
In caso di richiesta proveniente dal committente, che intende ancora utilizzare i vauchere, la procedura è leggermente diversa.
In questo caso l’Inps, ricevuta la richiesta, dovrà provvedere ad annullare i vecchi vaucher e ad emetterne di nuovi. Nell’istruttoria saranno coinvolte le Poste Italiane e la sede centrale che si occupa dell’emissione dei vaucher.
Per i rimborsi dei vaucher inutilizzati, invece, il titolare sarà tenuto a riconsegnarli alla sede inps competente, che avrà cura di ritirarli e di annullarli. In questo caso la somma netta che verrà restituita al titolare del vaucher sarà scorporata dell’importo del 5% pari all’importo riconosciuto al concessionario a titolo di convenzione.
Una volta verificata la regolarità dell’istruttoria, l’Inps provvederà ad accreditare sul conto, l’importo netto del controvalore dei vaucher.
Il messaggio si chiude con un’ultima parte dedicata ai lavoratori beneficiari di prestazioni integrative del salario o a sostegno del reddito che possono svolgere attività di lavoro accessorio in misura non superiore all’importo annuo di 3 mila euro.
La contribuzione derivante dal ricorso ai vaucher, va ad integrare la contribuzione figurativa relativa alle prestazioni integrative del salario o di sostegno del reddito al fine di un parziale ristorno della stessa.

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