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giovedì 7 luglio 2011

Mansioni promiscue: inquadramento del lavoratore

Corte di Cassazione, sent. N, 11785 del 27 maggio 2011

Mansioni promiscue: inquadramento del lavoratore

La Corte di Cassazione ha stabilito che nel caso in cui un lavoratore svolga mansioni promiscue, per la determinazione dell’inquadramento, nel silenzio della contrattazione collettiva, il criterio non possa essere quello della mera contrapposizione quantitativa delle mansioni svolte ma deve ritenersi prevalente la mansione “maggiormente significativa” sul piano professionale, purchè la mansione non sia svolta sporadicamente.

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