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lunedì 18 aprile 2011

AGEVOLAZIONI: CREDITO D'IMPOSTA PER LA RICERCA

Bonus ricerca: appello in F24 agli esclusi 2009

È spendibile già con la presentazione del Modello F24 di oggi il credito d'imposta per la ricerca, garantito dai fondi aggiuntivi dell'articolo 2, comma 236, della legge n. 191 del 2009. A stabilirlo, però, non è una norma ma il combinato disposto di un decreto già firmato e dei due comunicati stampa diramati nella giornata di venerdì scorso, rispettivamente dal Dipartimento delle Finanze e dall'Agenzia delle Entrate.

La notizia, in sintesi, è questa: il Ministero di via XX Settembre, nel suo comunicato, annuncia l'imminente pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale del prossimo 18 aprile 2011, del decreto interministeriale 4 marzo 2011. L'Agenzia delle Entrate, dal canto suo, lo rende immediatamente operativo con l'indicazione del codice tributo («6808») da utilizzare per le compensazioni del bonus ricerca.

Il decreto - atteso da oltre un anno - costituisce l'ultimo tassello di un mosaico complesso costruito per risolvere il problema dei soggetti che - confidando sui benefici fiscali automatici disposti all'articolo 1, commi da 280 a 283, della legge n. 296 del 2006 - avevano avviato un'attività di ricerca prima dell'entrata in vigore del D.L. n. 185 del 2008
(il 28 novembre 2008) che aveva disposto la procedura di monitoraggio sugli incentivi maturati. Ma che alla fine sono rimasti a secco e senza il nulla-osta per la fruizione del bonus, per esaurimento delle risorse disponibili, all'esito del «click-day» del 6 maggio 2009.


Marco Mobili, Amedeo Sacrestano, pag. 33 – Il Sole 24 ORE di sabato 16 aprile 2011

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