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venerdì 12 febbraio 2010

Le modifiche al Codice delle Pari Opportunità

D.Lgs. 25 gennaio 2010, n. 5

È stato emanato il D.Lgs. n. 5/2010 che, in attuazione di una Direttiva comunitaria in materia di pari opportunità nell’ambito dell’occupazione, modifica in parte il cd. Codice delle pari opportunità e sarà in vigore dal prossimo 20 febbraio 2010.

Tra le novità, segnaliamo che è stato abrogato l’obbligo della comunicazione preventiva al datore di lavoro per le lavoratrici in possesso dei requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia e che intendono proseguire l’attività lavorativa, almeno 3 mesi prima della maturazione del diritto. Le donne potranno dunque proseguire il rapporto di lavoro fino agli stessi limiti di età previsti per gli uomini (65 anni).

Sanzioni più severe sono inoltre previste per le violazioni dei principi di tutela, volti ad eliminare ogni discriminazione basata sul sesso, che abbia come conseguenza o scopo di compromettere o impedire l’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale e civile e in ogni altro campo. In particolare, è previsto che in caso di condanna per comportamenti discriminatori, l’inottemperanza al decreto del giudice del lavoro non sarà più sanzionata come “inosservanza del provvedimento dell’autorità”, bensì con l’ammenda fino a € 50.000 o l’arresto fino a 6 mesi.

Si eleva il numero dei componenti del Comitato nazionale per l’attuazione delle pari opportunità che svolgerà, tra i diversi compiti, anche la promozione di azioni positive, per la rimozione di ostacoli che limitino l’uguaglianza tra uomo e donna nella progressione professionale e di carriera, nonchè il reinserimento della lavoratrice dopo la maternità, la più ampia diffusione del part-time e degli altri strumenti aziendali di flessibilità, per una migliore conciliazione tra impegni lavorativi e familiari.

Le nuove disposizioni estendono il concetto di discriminazione diretta o indiretta ad ogni trattamento meno favorevole, in ragione dello stato di gravidanza e di maternità o paternità, anche adottive, e per l’esercizio dei relativi diritti e tutele.

Per la trasmissione telematica del rapporto delle pari opportunità, restano confermati termini e modalità di questo adempimento biennale che interessa le aziende con più di 100 dipendenti.

Riferimenti: Direttiva UE 2006/54/CE; D.Lgs. n. 198/2006 che ha abrogato la Legge n. 125/1991.

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